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Piano regolatore illuminazione pubblica (PRIC)
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 Piano regolatore illuminazione pubblica (PRIC)

Si tratta di un  Piano recentemente introdotto da una legge regionale che regolamenta l'illuminazione esterna pubblica.
La legge, inoltre, esorta i comuni a dotarsi di piani di illuminazione entro tre anni al fine di definire dei criteri omogenei di illuminazione del territorio.

E' lo strumento principe per rendere l'illuminazione pubblica più efficente.
La realizzazione di un Piano Regolatore dell'Illuminazione ha la funzione di:

  • fotografare la situazione territoriale
  • di organizzare ed ottimizzare in modo organico l'illuminazione pubblica e privata.

 

Il Piano Regolatore di illuminazione pubblica:

  • pianifica l'illuminazione dell'intero territorio comunale;
  • individua gli interventi di aggiornamento degli impianti e la loro manutenzione;
  • permette di programmare anticipatamente gli interventi e di gestire razionalmente i costi, con un considerevole risparmio energetico. 

Gli obiettivi

  1. la limitazione dell'inquinamento luminoso e ottico;
  2. l'economia di gestione degli impianti attraverso la razionalizzazione dei costi di esercizio;
  3. il risparmio energetico mediante l'impiego di apparecchi e lampade ad alta  efficienza;
  4. la sicurezza delle persone e dei veicoli mediante una corretta e razionale illuminazione e la prevenzione dei fenomeni di abbagliamento visivo;
  5. una migliore fruizione dei centri urbani e dei luoghi esterni di aggregazione, dei beni ambientali, monumentali e architettonici.

Com'è nato

Il PRIC è stato sviluppato  in diverse fasi.

Innanzi tutto si sono prese in considerazione le previsioni di sviluppo urbanistico programmate dal PRG per il territorio comunale.

Particolarmente importanti sono le previsioni relative all'espansione residenziale, industriale, commerciale e l'analisi della struttura dei servizi esistenti, in particolar modo: la previsione di nuovi parcheggi e spazi da destinarsi ad uso della collettività, come spazi giochi, verde attrezzato e sport.

 

Infatti, solo tramite il confronto con questo strumento urbanistico si possono elaborare delle proposte progettuali in sintonia con le linee di sviluppo del Comune.

 

Successivamente, si è proceduto a suddividere il Territorio comunale in Aree omogenee: in quartieri, centro storico, zona industriale, parchi, aree residenziali, tenendo conto dei vincoli ambientali che possono influenzare lintegrità dell'impianto, come la  viabilità e la visibilità.Il Piano si compone anche di un Rilievo degli impianti esistenti.

Questo consente di conoscere nei dettagli la situazione degli impianti d'illuminazione di tutta la città.

 

Nel 2007 il Comune ha pagato una bolletta per l'illuminazione pubblica di 87.912 ai quali vanno aggiunti 34.374 per i costi di gestione e manutenzione.

L'analisi di tutti questi elementi ha portato all'individuazione di un piano di adeguamento degli impianti a medio termine ed a lungo termine con l'indicazione degli investimenti da mettere a bilancio.

Sono state anche individuate delle priorità d'intervento per quanto concerne sicurezza, consumo energetico e l'inquinamento luminoso, relativamente a vecchi e nuovi impianti.

 

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